Per capire quali sono le sanzioni amministrative e penali previste per l’installazione illecita di sistemi di videosorveglianza nei luoghi di lavoro bisogna considerare due riferimenti normativi: lo Statuto dei Lavoratori e le norme GDPR.
In questo nuovo articolo ti parleremo delle norme in materia di videosorveglianza sui luoghi di lavoro dettate dallo Statuto dei Lavoratori, dell’autorizzazione videosorveglianza dipendenti e di quali sanzioni prevede il GDPR per i Titolari.
Statuto dei Lavoratori: le norme sulla videosorveglianza
Quando il datore di lavoro può installare impianti audiovisivi per la videosorveglianza nei luoghi di lavoro?
I casi in cui è ammessa l’installazione di tali impianti sono riportati dall’articolo 4 dello Statuto dei Lavoratori e sono i seguenti:
• esigenze organizzative e produttive,
• sicurezza sul lavoro,
• tutela del patrimonio aziendale.
Detto ciò, al di fuori di queste finalità, è generalmente vietata l’installazione di sistemi di videosorveglianza che permettano al datore di lavoro di monitorare direttamente la prestazione lavorativa del dipendente.
L’autorizzazione per videosorveglianza dipendenti sul posto di lavoro: chi la rilascia?
Prima di installare qualsiasi videocamera nella propria azienda il datore di lavoro deve ottenere una autorizzazione per la videosorveglianza dei dipendenti che può essere rilasciata da diversi soggetti.
•
RSU (Rappresentanze Sindacali Unitarie) o
RSA (Rappresentanza Sindacale Aziendale): se presenti in azienda, il datore di lavoro deve sottoscrivere un accordo collettivo in cui vengono specificate le modalità e i luoghi di installazione degli impianti;
• negli altri casi il datore di lavoro deve rivolgersi all’
Ispettorato del Lavoro Territoriale e presentare un’apposita istanza dettagliatamente motivata.
L’ottenimento dell’
autorizzazione per la videosorveglianza dei dipendenti è obbligatorio e la sua mancata sottoscrizione comporta un’
attività sanzionatoria nei confronti del datore di lavoro. Secondo quanto stabilito dal Ministero del Lavoro, la mancata osservanza comporta il pagamento di un’ammenda che va da
154,00 euro a
1.549,00 euro o prevede l’
arresto da 15 giorni ad
1 anno.
GDPR e videosorveglianza luoghi di lavoro: le sanzioni
Le sanzioni previste per il datore di lavoro che pone in essere un trattamento illecito dei dati personali attraverso l’installazione non autorizzata di sistemi di videosorveglianza si riferiscono ai seguenti casi:
• Quando viene omessa un’informativa privacy o quest’ultima risulta inidonea rispetto alle reali finalità del trattamento.
Il GDPR, difatti, specifica l’obbligo di informazione nei confronti dei dipendenti, i quali devono sempre sapere in quali luoghi sono posizionati gli impianti. Nel caso in cui cui l’area sottoposta a sorveglianza è ristretta per il datore di lavoro sarà sufficiente sottoporre alli'interessato l'informativa minima.
Nei casi invece in cui ci siano più telecamere e l’area coperta sia più estesa oltre all’informativa dovranno essere posti dei cartelli di avviso, che devono essere posizionati nei pressi dell’installazione impiantistica e comunque prima che possa verificarsi l’accesso dell’interessato all’area videosorvegliata.
• Mancata adozione delle misure minime di sicurezza dei dati trattati.
• Quando i dati raccolti vengono conservati per un tempo che eccede i termini previsti e non rispetta le finalità del trattamento.
• Quando vengono installati impianti di videosorveglianza capaci di rilevare i dati biometrici dell’interessato, i quali possono essere utilizzati in modo illecito non riconducibile alle necessarie finalità di trattamento stabilite.
• Mancato rispetto di quanto prescritto per l’installazione di sistemi di videosorveglianza negli ospedali e nei luoghi di cura.
• Mancato rispetto di quanto prescritto dal Garante in merito all’installazione di sistemi di videosorveglianza negli istituti scolastici.
Le sanzioni pecuniarie a cui il datore di lavoro va incontro sono indicate nell’articolo 83 del GDPR e possono arrivare fino al 4% del fatturato annuo mondiale.
Come evitare sanzioni GDPR e gestire in modo efficace la tua privacy aziendale
Dall’entrata in vigore del GDPR gli adempimenti privacy per le aziende si sono fatti più severi, dal momento che consentono all’interessato di ottenere maggiori tutele aumentando gli obblighi a carico dei Titolari.
Dal punto d rivista dell’azienda quindi, si rende indispensabile un’organizzazione e una gestione dei trattamenti più efficace e tracciabile. Pe questo è vivamente sconsigliato gestire gli adempimenti privacy attraverso la modalità cartacea.
Con la modalità cartacea, difatti, il pericolo data breach è dietro l’angolo, in quanto un foglio può essere facilmente perso o distrutto, oltre a comportare numerosi costi per l’azienda che potrebbe invece risparmiare ben l’80% dei costi aziendali ricorrendo ad una soluzione digitale.
Grazie ad un software specifico, infatti la tua azienda può gestire in modo più economico e preciso tutti gli adempimenti GDPR partendo dalle informative ei consensi privacy. Con On Privacy puoi sbarazzarti di carta, stampanti, inchiostro, scaffali e gestire tutto con un unico software che ti consente di far firmare ai tuoi utenti i documenti in forma elettronica.